Ogni anno Flos Olei assegna un riconoscimento a un importatore: The Importer of the Year.
In quanto strumento privilegiato proprio dagli operatori del settore, la guida non poteva trascurare questa figura professionale, premiando la passione e il lavoro di quanti importano e promuovono la cultura e la qualità dell’extravergine in tutto il mondo.
Andiamo a conoscerli un po’ più da vicino.
Intervista a Francesca De Ritis, Importer of the Year 2021
di Laura Marinelli
UNA PROFESSIONISTA PREPARATA
Seria, precisa, scientifica. Ma anche empatica, accogliente, entusiasta. Ti conquista con uno sguardo intelligente e un sorriso aperto. Francesca De Ritis è attiva nel settore oleario da circa vent’anni: nasce come appassionata curatrice degli oliveti di famiglia in Abruzzo; e oggi seleziona, importa e distribuisce olio extravergine di alta qualità in Olanda, il paese dove vive. È assaggiatrice professionista e insegnante di tecnica di degustazione on-line, oltre che membro di giuria in rinomati concorsi internazionali. Esperta conoscitrice dell’intera filiera, dal campo alla bottiglia, dal packaging alle tecniche di mercato, ha creato un proprio private label in Olanda e lavora come consulente per professionisti e operatori del comparto oltre che per neofiti. Innamorata della biodiversità italiana e non solo, ha come obiettivo la diffusione della cultura olivicola nel mondo e dedica molto tempo e passione all’educazione al consumo dell’extravergine di qualità.
DA HOBBY A LAVORO
Quella di Francesca è una storia di formazione, di passaggio da un hobby a una vera e propria professione. «All’inizio l’olio per me era un poco più di un passatempo: mi occupavo esclusivamente di alcuni ettari di oliveto della mia famiglia in Abruzzo, la cosa mi coinvolgeva ma non andavo oltre. In Olanda, dove per molti anni ho lavorato per una multinazionale, mi sono portata dietro questa passione, diventata anche la passione di mio marito; e lì è stata la svolta. Da semplice hobby a oggetto di studio il passo è stato breve: nel 2011 ho fatto il primo corso per diventare esperta assaggiatrice e da quel momento si è spalancato un mondo davanti a me, e non mi sono più fermata. Ho iniziato a conoscere il panorama olivicolo italiano e mondiale, sono entrata in contatto con altri professionisti e sono uscita dall’orizzonte esclusivamente familiare. Ho cominciato ad approfondire tutti gli step della filiera e ho scoperto un prodotto affascinante, prezioso e delicato, diverso ogni anno. Ho iniziato inoltre a viaggiare – in Italia, Spagna, Grecia, Marocco – e a investire».
La costruzione di una competenza seria, dunque, è il primo obiettivo della De Ritis: «Avendo iniziato il mio percorso all’inizio del nuovo Millennio, sono stata testimone della profonda trasformazione avvenuta nel settore negli ultimi quindici anni, della sua marcata e al tempo stesso rapida e costante evoluzione. Tuttora in corso. Ecco, aver visto e vissuto questi cambiamenti fa parte della mia stessa crescita e formazione».
GLI INTERLOCUTORI: RISTORATORI E NEGOZI GOURMET
Francesca si specializza innanzitutto sulle eccellenze italiane. «Vivendo in Olanda, è stato per me all’inizio quasi automatico portare qui l’extravergine nostrano, ricoprendo il ruolo di ambasciatrice della qualità del Bel Paese». E, per prima cosa, si rivolge alla ristorazione, attraverso la realizzazione di un proprio marchio; poi mette meglio a fuoco l’obiettivo: far arrivare al consumatore finale la straordinaria ricchezza di cultivar che vanta lo Stivale nelle diverse regioni, creando quindi una rete di rivenditori specializzati in alta gastronomia ai quali proporre etichette italiane selezionate. «È un obiettivo tutt’altro che scontato, un discorso sofisticato che richiede cultura e preparazione da entrambe le parti, sia in chi trasmette che in chi riceve un messaggio che fino a qualche anno fa sarebbe risultato incompreso. Oggi invece trovi interlocutori preparati e interessati anche in Olanda».
PUNTI DI FORZA E PROGETTI FUTURI
I punti di forza del lavoro della De Ritis sono dunque formazione continua e vendita assistita. «Partire dalla formazione - mia, del mio staff e poi del mio cliente - è fondamentale. È il primo passo perché il rivenditore capisca la qualità del suo acquisto e creda nell’obiettivo finale che è quello di raggiungere il consumatore. Non sono il tipo di importatore che consegna la merce e poi sparisce, ma resto accanto al cliente e lo affianco nella vendita, specialmente se si tratta di un esordiente che si sta immettendo nel mercato. In sostanza, lo prendo per mano: va considerato infatti che l’olio è un prodotto difficile per chi non vi è abituato e non lo conosce fin da bambino. Talvolta basta suggerire una ricetta veloce o un abbinamento per arricchire un cibo semplice, come quelli che si consumano da queste parti dove la gente compra spesso piatti pronti. E posso fare tutto questo perché ho la preparazione necessaria, la conoscenza e l’esperienza sia del posto da cui provengo (l’Italia) che di quello in cui vivo da ventisei anni (l’Olanda)».
"Lavoro con produttori straordinari che affrontano sfide notevoli per ottenere anno dopo anno oli extravergine di eccellenza. Con l’olio non si finisce mai di imparare, anche chi decide di vendere questo prezioso prodotto deve esserne competente. Il mio lavoro si basa sulla collaborazione, fiducia e supporto con entrambi, produttori e rivenditori."
Dalle parole di Francesca si deduce chiaramente che la sua attività di import non è caratterizzata da grandi volumi, bensì punta sull’alta qualità delle proposte e sul rapporto personale instaurato con ogni singolo cliente. «Viaggio settimanalmente e faccio personalmente le consegne ai clienti: è come se avessi tanti figli che seguo nella crescita a trecentosessanta gradi. Io rispetto il loro lavoro e loro mi cercano per le mie caratteristiche di formatrice. Sono percorsi lenti e rapporti che si costruiscono con il tempo e con la pazienza. Ma l’entusiasmo e la tenacia non mi mancano. Anzi ho in serbo per il futuro l’obiettivo di ampliare la gamma della mia offerta e far conoscere le differenze tra le varie cultivar per farne aumentare il consumo».
