Una famiglia, tre colonne. Intervista a Salvatore Stallone

17/02/2025 -

La guida Flos Olei che voi tutti conoscete non sarebbe tale senza le sue classifiche di merito.
La The Best comprende una lista di aziende olearie alle quali è attribuito un premio qualità declinato in diverse categorie.

Sono aziende con una famiglia alle spalle, immerse in uno specifico contesto nazionale e regionale, e guidate da produttori imprenditori che hanno dedicato - e dedicano - a questa attività tutta la vita. Le consideriamo protagoniste di un percorso che è giunto a un importante traguardo: l’eccellenza qualitativa.

Siamo andati a conoscerle un po’ più da vicino.

Una famiglia, tre colonne. Intervista a Salvatore Stallone dell’Azienda Agricola Le Tre Colonne

By Laura Marinelli



DI NOME E DI FATTO
Le tre colonne sono Salvatore, Michele e Maria Stallone: sono il papà e i due figli, a capo di un’azienda pugliese che si è fatta da sé riuscendo a conquistare in quarant’anni un posto di primo piano nella produzione, confezionamento e commercializzazione di oli evo in Italia e nel mondo. Le tre colonne sono anche le tre generazioni, impegnate nel settore olivicolo, che vanta la famiglia; e i valori su cui questa si fonda, che del nome rispecchiano la solidità: tradizione, gusto, autenticità.

Salvatore, un esempio di generosità generazionale e di coraggio imprenditoriale, ci ha raccontato la sua storia e quella della sua famiglia, di come ha cominciato a produrre olio per passione sui terreni in agro di Giovinazzo, in provincia di Bari, dove il sole e la vicinanza del mare infondono alle piante una linfa particolare, e di come ha raggiunto nel tempo gli attuali traguardi che lo pongono nella nostra guida tra le aziende più brillanti, con un punteggio di 99 centesimi su 100. C’è da dire che la carriera degli Stallone all’interno di Flos Olei è luminosa e decisamente densa di riconoscimenti: ben 6 in 11 anni, praticamente un anno sì e un anno no. Esordiscono nel 2014 e già si guadagnano un premio, quello di Azienda Emergente; da quel momento non si sono più fermati: due volte Migliore Olio Extravergine di Oliva Metodo di Estrazione (nel 2016 e nel 2021), migliore rapporto Qualità/Prezzo (nel 2017) e Qualità/Packaging (nel 2020); nel 2024 vincono ancora con il Migliore Olio Extravergine di Oliva Monovarietale - Fruttato Leggero.



LA STORIA DI SALVATORE
Ma come è cominciata la loro avventura? Salvatore è un ragazzo degli anni Sessanta nato e cresciuto in una campagna che rappresentava da due secoli il proprio contesto familiare di vita e di lavoro. Giovanissimo, già a 13 anni conosce il mestiere di agricoltore e il suo futuro sembra scritto. Ma, come tutti i giovani, avverte lo scarto generazionale e vorrebbe esplorare altre realtà. La morte della mamma a soli diciotto anni e la scelta del padre di lasciarlo libero di seguire la propria strada lo fanno maturare di colpo: di fronte al bivio se andarsene o meno sceglie di restare, e lo fa con la determinazione di chi decide con la propria testa… ma anche con il cuore: «se opto per rimanere, da adesso in poi il mio lavoro lo faccio non per dovere ma per soddisfazione!».

Nella metà degli anni Ottanta Salvatore ha vent’anni, è sposato e ha raggiunto la tanto desiderata autonomia. Lavora con il padre, ma ha un obiettivo chiaro in mente: creare un’azienda tutta sua.

«In quegli anni mio padre, che pure possedeva dei piccoli appezzamenti di terra a Giovinazzo, lavorava soprattutto come contoterzista; e io collaboravo con lui, facendomi le ossa con il trattore. Nel frattempo, però, ero molto attivo all’interno delle organizzazioni di imprenditori agricoli del mio paese e cominciavo non soltanto a ricoprire qualifiche rilevanti, ma anche e soprattutto a uscire dai confini della mia regione confrontandomi con altre realtà e altri imprenditori. Questo, oltre ad aprirmi la mente, contribuiva a farmi pensare più in grande. Mettermi in proprio come olivicoltore era dunque già un mio progetto, ma per tradurre il sogno in realtà c’è voluto il supporto dei miei figli, la loro vigorosa energia. Quando il mio primogenito Michele si diploma e mi dice “conta su di me” capisco che era arrivato il momento per gettare le basi del nostro futuro: era il 2009 e nasceva il marchio Le Tre Colonne».



LE SVOLTE IMPORTANTI
Tutto era nato con le migliori premesse e gli affari iniziano a ingranare: la famiglia coltiva i propri olivi e il raccolto è in parte venduto, in parte trasformato presso uno stabilimento della zona. L’extravergine è imbottigliato con l’etichetta Le Tre Colonne e fa il suo debutto nella prima fiera: «Ricordo che durante quella prima occasione il mio stand si trovava in mezzo a due big del settore, interpreti affermati di cultivar rinomate della Toscana e dell’alto Lazio. Ricordo anche che passavano esperti assaggiatori a testare i nostri prodotti: uno di loro riscontrò dei difetti nella mia Coratina e fu per me come una pugnalata. Da quel momento non pensai più a vendere, ma cominciai a parlare con gli altri produttori del salone e ad assaggiare instancabilmente i loro oli per carpirne i segreti. Lasciai la manifestazione con un proposito: sarei tornato l’anno seguente per verificare i risultati ottenuti».

Nei mesi seguenti Salvatore si informa, studia e gira come una trottola alla ricerca di risposte: si trattava di passare in rassegna tutti gli step della sua filiera per trovare l’anello debole. E il responso arriva, come talvolta accade, in modo inatteso. Grazie a un incontro casuale con un esperto del settore Salvatore mette a fuoco l’importanza della tecnologia in frantoio in vista della qualità del prodotto finale: il punto chiave era la scelta del macchinario dove trasformare il proprio raccolto. L’anno dopo alla stessa fiera la sua Coratina è promossa a pieni voti.

«Da quando capisco che quella della tecnologia in frantoio era la strada giusta mi si è aperto un mondo e mi ci sono buttato a capofitto. E dopo diverse stagioni in diversi frantoi della regione (e dopo diversi corsi di assaggio) comincio a pensare a una linea di proprietà: era la seconda tappa fondamentale per la mia azienda dopo la nascita del marchio. L’investimento era importante e avrebbe richiesto pesanti sacrifici. Ma ancora una volta avevo dalla mia parte i miei figli, le vere colonne della famiglia: anche la secondogenita Maria infatti aveva nel frattempo terminato gli studi e voleva entrare nel team. Siamo nel 2013 e la filiera – come la famiglia – è finalmente completa!».

L’IMPEGNO ATTUALE
Da allora in poi l’azienda cresce progressivamente su più fronti, grazie al lavoro degli Stallone che seguono personalmente tutte le fasi produttive, dal campo alla bottiglia passando attraverso la trasformazione (che prevede oggi 4 linee di ultima generazione), definendo tutti i passaggi che portano alla nascita di un ricco ventaglio di etichette: 12 attualmente – tra monocultivar e blend –  delle varietà Coratina, Ogliarola, Nocellara, Bella di Cerignola, Favolosa (o Fs17) che sono quelle che compongono il parco di quasi 10mila piante coltivate su circa 37 ettari di oliveti. Tra queste la regina è la Coratina della quale Salvatore è pioniere e interprete eccezionale, proponendone 3 declinazioni.

«Fin da subito mi sono concentrato sulla varietà più rappresentativa della mia zona. Studiandola in tutte le sue sfaccettature ho scoperto che la Coratina, fino a quel momento sfruttata per lo più come cultivar da taglio per infondere note robuste in un blend, poteva trovare invece, mediante la lavorazione in purezza con i moderni macchinari del nuovo frantoio, un’espressione totalmente nuova e straordinaria nella quale vengono esaltate le sue doti nutraceutiche, vista l’alta concentrazione di cariche fenoliche».



TRA PRESENTE E FUTURO
In questi ultimi 10 anni gli Stallone non si sono mai fermati: dinamismo, continua ricerca produttiva ed estetica, elasticità nella gestione dei processi caratterizzano la loro attività quotidiana che non si conclude con l’ottenimento di un impeccabile prodotto finale ma che deve prevedere anche la sua presentazione, commercializzazione e comunicazione. Essere un’azienda moderna e al passo con i tempi significa curare tutti questi aspetti e soprattutto uscire dal ristretto orizzonte regionale e nazionale per affacciarsi nei mercati esteri. E per questo servono formazione completa, costante aggiornamento, tenacia e un pizzico di temerarietà. «Non si può essere un imprenditore senza credere fermamente in quello che fai, senza un grande amore per la tua terra e per il tuo lavoro che deve essere ancora più forte delle, pur importanti, prospettive economiche».

Abbiamo chiesto a Salvatore di concludere l’intervista spiegandoci un dettaglio del proprio packaging: la forma triangolare della bottiglia, divenuta iconica. E lui lo fa riportandoci esattamente all’inizio di questa storia: «Il triangolo sono le tre colonne: siamo noi, il papà e i due figli».

AZIENDA AGRICOLA LE TRE COLONNE
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